Le PMI e le piattaforme di prodotto per la space economy

In questa seconda puntata, dal potenziale tecnologico globale alimentato dalle innovazioni che riguardano la space economy, proviamo a scendere a terra per esplorare quali sono i prodotti e le applicazioni che rappresentano già oggi la base per lo sviluppo di una economia dello spazio all’interno dei distretti e degli ecosistemi manifatturieri del Nordest.

Dal potenziale delle tecnologie per la nuova space economy tocchiamo terra con le innovazioni dei sistemi manifatturieri del Nordest

Non volendo limitare la nostra esplorazione ai soli fornitori di primo livello di produttori finali di veivoli e sistemi spaziali e volendo provare a mappare la potenzialità di un intero ecosistema manifatturiero di introdurre innovazioni al passo con la frontiera tecnologica della space economy, la strada obbligata è uscire dal sentiero angusto di classificazioni merceologiche e provare a fondare una metodologia che permetta di tener conto della specializzazione nei diversi ambiti della space economy (aeronautica, avionica, spazio e osservazione terra) e del potenziale di innovazione che può essere generato da ambiti di ricerca congiunta tra più imprese (come nel caso dei materiali speciali).

Tradizionalmente il metodo adottato per generare un perimetro della space economy è stato quello di incrociare dati relativi a partecipazioni a commesse generate da Agenzie spaziali con banche dati sulla certificazione aerospaziale (norme EN 9100/9110/9120) ed altre banche dati come quella relativa al Design Organizations Approvals (DOA).

Questo tipo di approccio è stato accompagnato spesso da rilevazioni dirette a campioni di imprese.

Per la mappatura che qui proponiamo è stato costruito un esercizio che completa l’analisi classica su fonti amministrative e rilevazioni dirette con una ricerca ex novo basata su un algoritmo di web scraping progettato con Fondazione Nordest e Quantitas.

L’analisi qui proposta è relativa all’universo presunto della space economy dell’Emilia-Romagna.

Il primo passaggio ha visto la generazione di un indice ponderato che permettesse di collegare le produzioni in ambito aerospace di 65 imprese emiliano-romagnole alla ricerca riconducibile alle tre aree di aeronautica, avionica e spazio.

La specializzazione in R&D (R&D proximity index) afferente ad uno dei tre ambiti è stata ricostruita attraverso un questionario dedicato costruito da Antares in collaborazione con il Centro interdipartimentale di Ricerca Industriale aerospaziale dell’Università di Bologna e basato su una scala di likert da 1 a 5 (dove 5 indica la massima vicinanza ad una determinata area di ricerca). La maggiore o minore vicinanza con uno dei tre ambiti è stata poi pesata per la percentuale di fatturato aerospace dichiarato da ciascuna azienda.

Fig. 1 – specializzazioni di R&D afferenti alle tre aree tecnologiche individuate

Esempio: aerodinamica e meccanica del volo è un’area di ricerca che abbiamo ricondotto nella specializzazione aeronautica ed ha un indice medio di likert di 2.1; sistemi di bordo è un’area di ricerca che abbiamo ricondotto ad avionica ed ha un indice di likert di 1.8; osservazione della terra è un’area che abbiamo ricondotto alle tecnologie spaziali ed ha un indice di likert di 1.6

Questo indice di vicinanza alle aree di ricerca è stato utilizzato per esaminare la relazione tra i prodotti aerospace (mappati attraverso il questionario) di ciascun aazienda con la rispettiva area di specializzazione R&D.

Fig. 2 – Mappa delle relazioni dei prodotti della space economy “made in Emilia-Romagna”

Un primo risultato di questo indice di specializzazione è la gamma di prodotti “complessi” che nascono da imprese la cui ricerca avviene in tutti i 3 ambiti analizzati. Si tratta di prodotti che potremmo definire “fully aerospace” (che non significa che non ci sia specializzazione di produzione, ma che si tratta di prodotti complessi che nascono da una pluralità di attività R&D!).

Fig. 3 – Mappa dei prodotti “fully aerospace” in Emilia-Romagna (65 imprese)

 

Nel secondo passaggio, la costruzione di un indice di specializzazione dell’R&D, è servita per istruire un algoritmo “supervisionato” di web scraping. Le produzioni delle 65 aziende classificate per vicinanza a aeronautica, avionica e space technologies sono servite per “addestrare” un algoritmo di ricerca che abbinasse i prodotti e i processi delle aziende emiliano-romagnole ai 3 “basket” di specializzazione. L’algoritmo serve per individuare il potenziale tecnologico in tutte le imprese afferenti alla space economy in regione.

Il “web scraping è una tecnologia di estrazione dati da siti web attraverso un algoritmo di ricerca testuale

In questo passaggio l’esame è stato esteso a oltre 160 imprese, catalogate come aerospace sulla base di una ricerca su fonti amministrative. L’algoritmo di web scraping è “addestrato” per identificare, dentro i 160 siti web analizzati, le parole chiave riconducibili ai tre basket identificati (aeronautica, avionica e spazio).

Il processo di web scraping consegna una affiliazione tra le imprese prodotti e processi che definiscono la complessità della space economy in Emilia-Romagna. In particolare è possibile generare 3 network di collegamento tra imprese e tecnologie. Per ciascun network è poi possibile identificare, attraverso misure di centralità, i primi tre prodotti in Emilia-Romagna per ciascuna area di specializzazione. Si tratta dei prodotti su cui converge il più alto numero di competenze da parte delle imprese. In generale, si evidenzia come l’area tecnologica dei materiali speciali, additive manfactuting e trattamenti di superfici è quella in cui si concentra il maggior numero di competenze in regione. Il network di collegamento per l’area tecnologica dell’aeronautica è quello a maggiore densità di legami, a dimostrazione di una forte radice di specializzazione nelle strutture aeronautiche per la space economy emiliano-romagnola.

Nell’ambito della specializzazione “spazio” appare ancora ridotto il potenziale relativo a tecnologie di analisi dei dati satellitari o di decision support system. Sappiamo, in realtà, l’enorme potenziale che la parte “downstream” con ricorso all’intelligenza artificiale svolgerà per lo sviluppo della space economy. E’ però una utile indicazione del lavoro di ulteriore collegamento da compiere tra specializzazione manifatturiera e servizi digitali per la space economy.

Figura 4 – Risultato della ricerca “web scraping” sull’universo della space economy in Emilia-Romagna (160 imprese)

Nell’ambito della specializzazione “spazio” appare ancora ridotto il potenziale di collegamento relativo a tecnologie di analisi dei dati satellitari o di decision support system. Sappiamo, in realtà, l’enorme potenziale che la parte “downstream” con ricorso all’intelligenza artificiale svolgerà per lo sviluppo della space economy. E’ un’utile indicazione del lavoro di ulteriore collegamento da compiere tra specializzazione manifatturiera e servizi digitali per la space economy.

Un terzo passaggio è l’applicazione dei risultati della ricerca wep scraping su un caso specifico di consorzio di imprese che hanno dato vita ad un cluster di produzioni aerospace. Il caso applicato è offerto dal consorzio ANSER che conta 23 imprese, sulla base di dati disponibili sul web.

Analisi delle relazioni tecnologiche di un caso di cluster aerospace in Emilia-Romagna. Il potenziale industriale di collaborazioni tra filiere

Questo esercizio consente di comprendere quali siano oggi le tecnologie centrali per coalizioni strategiche e quali siano le imprese “gatekeeper” che svolgono un ruolo centrale nel passaggio di tecnologie e competenze. Nella figura 5 sono rappresentati i collegamenti del cluster ANSER con particolare riferimento alle tecnologie e prodotti dell’area aeronautica. Una lettura di “strategia industriale” di tale mappa permette, ad esempio, di identificare come nella specializzazione tecnologica afferente al trattamento delle superfici si situano competenze che portano ai nanomateriali e più in generale a collaborazioni con le filiere della chimica e della farmaceutica.

Figura 5 – Il network di prodotti del consorzio ANSER

Conclusioni

Il perimetro industriale della space economy è difficilmente classificabile con tassonomie merceologiche classiche. Il ricorso a metodologie innovative di mappatura offre la migliore garanzia che si stia analizzando anche il potenziale di sviluppo delle tecnologie aerospace dentro gli ecosistemi e i distretti manifatturieri del Nordest.

Per fornire un esempio del nuovo lavoro di classificazione necessario per generare strategie di policy industriale per la space economy, abbiamo sviluppato, insieme a Fondazione Nordest e Quantitas, un algoritmo di web scraping e lo abbiamo “addestrato” a individuare in 160 imprese emiliano-romagnole le combinazioni tra prodotti e tecnologie e le tre aree di R&D “aeronautica”, “avionica” e “spazio”.

Il risultato consegna sia una mappa dei principali prodotti di specializzazione, sia, attraverso una applicazione ad un caso reale di cluster tecnologico, la capacità di leggere le possibili collaborazioni tecnologiche per lo sviluppo di prodotti e di nuove applicazioni.

Un dato risulta significativo: sebbene la space economy si stia spingendo a differenziare notevolmente le applicazioni, prodotti e business models upstream da quelli downstream, esiste un ambito di conoscenze tecnologiche, soprattutto nella parte R&D, che dialogano molto più di quello che farebbe presupporre la distinzione tra prodotti e servizi upstream e downstream, come lascia ipotizzare una classe di prodotti “fully aerospace” possibili grazie a contaminazioni di ricerca tra aeronautica, avionica e tecnologie spaziali e digitali. Questa è una interessante traiettoria di lavoro sul futuro delle competenze di settore.

Di ulteriore interesse, ai fini di una esplorazione sul lato delle competenze future, appare essere il collegamento (con ampi spazi di crescita) tra tecnologie digitali, intelligenza artificiale e sistemi e applicazioni per l’aeronutica e l’avionica.

Nella prossima, terza ed ultima, puntata analizziamo il ruolo del business model e del possibile ruolo di policy industriali dedicate alle filiere aerospace nel Nordest.

 

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